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La Guida del Planeswalker a Ixalan

Aggiornamento: 4 mag

LA STORIA DI IXALAN

 La storia dell’Impero del Sole e quella degli Araldi del Fiume sono strettamente interconnesse. I tritoni sono un popolo veramente antico, le cui leggende affermano che erano già su questo continente quando gli umani arrivarono per la prima volta (anche se il popolo tritone sembra non sapere da dove siano arrivati). E per molto, moltissimo tempo, tritoni e umani vissero insieme in pace tra loro. La sacra foresta di Itlimoc, chiamata la Culla dell’Abbondanza del Sole, è un retaggio di questo periodo, quando sacerdoti tritoni ed umani lavorarono fianco a fianco per invocare una benedizione di fertilità sulla terra.


Rituali di Crescita di Itlimoc | Grzegorz Rutkowski
Rituali di Crescita di Itlimoc | Grzegorz Rutkowski

Prima che esistesse l’Impero del Sole, la civiltà umana sorgeva in diverse città-stato disseminate per il continente. Una delle città-stato, Orazca, pian piano divenne più influente rispetto alle altre, grazie in gran parte al carisma e all’astuzia della sua sovrana, Chacanto Intli, che iniziò ad unire le altre città sotto la propria guida. Perfino in questo periodo gli umani (e i dinosauri che comandavano) non espansero il proprio territorio a discapito di quello degli Araldi del Fiume, e i tritoni portavano ad Orazca beni di scambio per oggetti che non potevano costruire autonomamente. Chacanto Intli trasformò le città-stato frammentate e sparse in un grandioso impero.

 

Durante questo periodo, i tritoni fecero una cosa che non avevano mai fatto prima e che da allora non hanno più fatto: costruirono dei villaggi, e fondarono anche una sorta di città indipendente. In linea con le loro tradizioni, questi insediamenti vennero plasmati e costruiti in armonia con l’ambiente naturale, ma erano permanenti. Il maestoso Albero Fondalinfa è una reminescenza della loro antica città sopravvissuta fino ai tempi odierni, e viene ancora adorato come dimora degli antenati.

 

Dopo diverse generazioni, un nuovo sovrano espanse le proprie mire. All’imperatore Apatzec Intli venne donato il Sole Immortale in seguito ad un incontro fatidico, e giurò di conquistare i tritoni e radere al suolo la giungla.

 

Egli brandiva il Sole Immortale senza alcun controllo né saggezza.

 

Dal suo utilizzo scaturirono solamente devastazione e rovina; per questo il Sole Immortale venne rubato e donato agli Araldi del Fiume, che giurarono di mantenere segreta la sua posizione, perfino a loro stessi.

 

L’Impero del Sole venne ridotto ad una manciata di città costiere. L’erede dell’imperatore fondò una nuova capitale, Pachatupa, ma i rapporti che la legava alle altre città erano deboli. Durante questo periodo, tre città crebbero e dominarono gli altri villaggi che appartenevano all’impero.

 

Nel frattempo, la forza degli Araldi del Fiume era in aumento. Le loro migrazioni li portarono a coprire l’intera area del continente, e la giungla stessa avanzava per reclamare le terre che erano state sradicate e modificate dall’Impero del Sole. Il grande fiume divenne sempre più ampio e profondo, curato dagli sciamani tritoni e nutrito da nuovi affluenti richiamati dalla loro magia.

 

Negli ultimi anni, un nuovo sovrano ha ottenuto il trono di Pachatupa. Dopo anni di incursioni da parte delle navi pirata dell’Alleanza di Bronzo, Apatzec Intli III forgiò un legame nuovo e più forte con le altre città, respinse duramente i pirati e iniziò ad espandersi.

 

Avanzando verso l’entroterra e respingendo la fitta giungla, le forze dell’Impero del Sole cercano di reclamare la loro eredità ancestrale perduta: la città dorata di Orazca ed il suo Sole Immortale.


Guglie di Orazca | Yeong-Hao Han
Guglie di Orazca | Yeong-Hao Han

APATZEC INTLI III

Il nuovo sovrano dell’Impero del Sole, fautore dell’attuale clima di espansione e conquiste, è un uomo fiero di nome Apatzec, come l’imperatore che abusò del potere del Sole Immortale nel tentativo di assoggettare gli Araldi del Fiume. È un uomo di mezza età, succeduto a sua madre, una donna estremamente longeva e conservatrice, che passò la maggior parte della propria vita limitato dall’autorità di lei ed ansioso di dimostrarsi un leader e un guerriero.

 

Appena sua madre morì, decise di cambiare tutto ciò che non sopportava del governo di lei, lanciando l’impero in uno stato di rinascimento, non senza tumulti interni.

 

Apatzec conta sulla forza dei suoi eserciti e sulla sua leadership per la prosperità dell’impero. Nonostante il peso che il suo nome porta (o forse proprio a causa di questo), all’inizio non dava molto credito alle leggende riguardanti il Sole Immortale, né sperava di ritrovarlo o di poter cambiare il corso della storia. Venuto a sapere delle visioni della poetessa guerriera Huatli, però, si è convinto che la città dorata poteva ancora essere ritrovata e che avrebbe potuto utilizzare il Sole Immortale per assicurare la vittoria dell’Impero del Sole contro i suoi nemici. Ha investito notevoli risorse nella ricerca della città, conscio del fatto che la sua esitazione iniziale sarebbe potuta costargli caro. Allo stesso tempo, esistono alcuni leader che temono che la sua smania per il ritrovamento del Sole Immortale stia lasciando le città dell’Impero del Sole vulnerabili agli attacchi nemici.


GLI ESERCITI DI PACHATUPA 

La Guardia dell’Imperatore è una forza militare d’elite con sede nel palazzo di Toxatli. Organizzata ed addestrata duramente, la Guardia risponde direttamente all’imperatore e si dedica alla difesa del palazzo imperiale. I suoi soldati sono divisi in sette squadroni, ciascuno con il proprio comandante (chiamato intical). I sette intical fanno rapporto all’imperatore e tra di loro aleggia una certa rivalità, che impedisce alla Guardia di unirsi per opporsi al potere imperiale.

 

I Canchatan, i soldati del tempio di Pachatupa, vengono scelti e benedetti dai sacerdoti di due dei templi del sole di Toxatli: il Tempio del Sole Nascente ed il Tempio del Sole Distruttivo. (Il terzo tempio, il Tempio del Sole Rivitalizzante, non consacra guerrieri sacri, visto che i suoi insegnamenti vertono sulla stabilità e sulla solidità). Questi soldati prediligono armi con lame ricurve che ricordano la forma del sole. Anche se i Canchatan sono tecnicamente due forze militari distinte, hanno un solo comandante. Caparocti Figlio del Sole è il campione sacro di Pachatupa, un fiero guerriero che è convinto di essere l’accecante luce del sole discesa per punire i nemici del suo popolo. Caparocti è conosciuto per il suo elmo lucente, che riflette perfettamente la luce del sole.


IL TRIPLICE SOLE 

Il popolo dell’impero venera il sole in tre aspetti: quello creativo (associato al mana bianco), quello legato al sostentamento e alla nutrizione (associato al mana verde) e quello distruttivo (associato al mana rosso). Molte parti diverse della vita e del mondo naturale vengono associate ai diversi aspetti del sole. Per esempio, la stagione delle piogge è legata al Sole Sorgente, la stagione fresca al Sole Verdeggiante e la stagione calda al Sole Ardente.

 

Kinjalli, il Sole Sorgente 

L’aspetto bianco del sole rappresenta la sua qualità creativa. Si dice che Kinjalli abbia creato gli umani modellandoli nella creta per poi “cuocerli” fino a renderli solidi. Kinjalli desta lo spirito della vita, innesca l’intelletto ed ispira creatività. Il Sole Sorgente viene associato alla cura, ma anche all’ira cieca e rovente. È il patrono dell’imperatore ed è strettamente legato a Chacanto Intli, la fondatrice dell’impero. L’aspetto di Kinjalli è rappresentato dalla corte imperiale, dai gerarchici sacerdoti del sole creativo e dai ranghi strutturati delle forze militari. Kinjalli viene chiamato anche Creazione del Sole e Sole Nascente.

 

Ixalli, il Sole Verdeggiante 

L’aspetto verde del sole rappresenta le sue qualità di sostentamento e nutrizione. Ixalli guida la crescita di ogni cosa, dalle verdeggianti foreste pluviali allo sviluppo degli umani da bambini ad adulti. Il Sole Verdeggiante è associato alla forza, alla solidità e alla comunità. Il sacerdozio di Ixalli è una forza conservatrice all’interno della società dell’impero, che resiste al cambiamento ma che supporta comunque il popolo e la forza della nazione. Questi sacerdoti sono i padroni dei dinosauri e conoscono una potente magia che permette loro di controllarli e ammansirli. Ixalli viene chiamato anche Sole Fertile, Sole del Sostentamento, Crescita del Sole e Abbondanza del Sole.

 

Tilonalli, il Sole Ardente 

L’aspetto rosso del sole rappresenta la sua qualità distruttiva. Tilonalli innesca le passioni, punisce i nemici dell’impero e porta ogni vita alla sua inevitabile fine. Il Sole Ardente è associato alla ferocia, al fuoco e all’amore. Tilonalli è il patrono di molti guerrieri, compresi i soldati sacri di Pachatupa ed i fieri cavalieri di Otepec. Tilonalli viene chiamato anche Sole che Consuma o Distruzione del Sole.


I DINOSAURI 

I dinosauri sono la fauna dominante di Ixalan e includono predatori all’apice della catena alimentare, enormi erbivori e piccoli mangiatori di uova e di semi. Il popolo dell’Impero del Sole vive assieme ai dinosauri senza addestrarli né addomesticarli. Ogni volta che un dinosauro si sposta in una città dell’Impero del Sole è sotto il controllo diretto di qualcuno, ed esiste sempre il rischio che si liberi da questo controllo. Questo fa parte della visione del mondo dell’Impero del Sole: la natura (rappresentata dai dinosauri) è uno strumento da brandire, che si piega alla volontà umana, ma mette costantemente alla prova la propria volontà e la propria forza. La natura non può essere addomesticata, ma quando gli umani vivono a stretto contatto con essa si rafforzano.

 

I dinosauri sono importanti per il senso nazionale dell’Impero del Sole. Il popolo dell’impero utilizza le piume di dinosauro come decorazioni e le prende come ispirazione per progetti di gioielleria e architettura. La gente del popolo crede che il Sole Immortale abbia dato la capacità ai loro primi sacerdoti di richiamare e comandare i dinosauri, per questo mantenere la conoscenza di questa magia di comando è un modo per aggrapparsi alla loro antica eredità.


Avanguardia dell'Imperatore | Victor Adame Minguez
Avanguardia dell'Imperatore | Victor Adame Minguez

Il popolo dell’Impero del Sole interagisce con una grande varietà di dinosauri, da enormi erbivori che abitano le foreste, a quadrupedi fortemente corazzati, a dinosauri volanti, fino ad aggressivi predatori bipedi.


GLI ARALDI DEL FIUME 

Il vento ulula in un ciclone distruttivo, le onde si alzano alte in aria prima di schiantarsi al suolo, e viticci e rami si ergono e afferrano mentre gli sciamani della foresta pluviale elaborano la propria magia. Il popolo delle acque, gli Araldi del Fiume, comandano la forza grezza della natura nello sforzo di proteggere il proprio mondo dal disastro. Vivendo in pace e armonia con il mondo naturale, cercano di preservare il suo delicato equilibrio e di scacciare gli invasori.

 

Gli Araldi del Fiume sono un gruppo di piccole tribù nomadi che in passato furono gli abitanti predominanti di Ixalan, prima dell’ascesa dell’Impero del Sole. La loro forza era talmente formidabile da riuscire a non far avvicinare l’Impero all’entroterra e tenerlo lontano dalla città dorata, ma il numero di tritoni ora è fortemente diminuito. Essi vivono in armonia con la terra, e i loro sciamani brandiscono una potente magia naturale per controllare gli elementi del vento e dell’acqua, che utilizzano per proteggersi dagli aspetti più duri della vita su Ixalan. Attualmente gli Araldi del Fiume dominano le giungle e le isole interne, i fiumi serpeggianti e la maggior parte dello spazio aereo.


PLASMATORI DELLA NATURA 

Gli Araldi del Fiume hanno vissuto in pace e armonia con il mondo naturale da quando ne hanno memoria. A loro non mancano le conoscenze e le capacità per costruire città o sviluppare la propria tecnologia, ma hanno deliberatamente scelto di vivere come parte del mondo naturale, anche come esplicito rifiuto al sentiero che videro intraprendere dall’Impero del Sole molto tempo prima.

 

La magia degli sciamani degli Araldi del Fiume si concentra sul controllo del vento, dell’acqua e dell’ambiente della giungla. Si sforzano di mantenere una compresenza pacifica con la natura, senza conquistarla o sfidarla. Vengono chiamati Plasmatori per il modo in cui modificano la natura attorno a loro: modificano le correnti del vento e delle acque, richiamano tempeste e inondazioni, e modellano rami e viticci. Mentre si spostano per la giungla, la adattano alle proprie esigenze per poi farla tornare com’era prima, senza lasciare alcuna traccia del loro passaggio, proprio come un sassolino lanciato nell’acqua lascia immutata la superficie dopo la scomparsa delle increspature da esso provocate.


Plasmatori della Natura | Chris Seaman
Plasmatori della Natura | Chris Seaman

Il potere dei Plasmatori è così grande che perfino un gruppo ristretto di Araldi del Fiume riesce a tenere testa ad una forza numericamente maggiore dell’Impero del Sole o della Legione del Vespro. Deviano i fiumi per ostacolare gli intrusi, richiamano banchi di nebbia, evocano enormi onde per mandare alla deriva i loro nemici, creano giganteschi viticci per distruggere navi e fortezze, e redirezionano i venti per sollevarsi in aria o per far schiantare gli avversari volanti. Riescono anche ad evocare degli elementali: delle creature viventi composte da acqua o dai grovigli che scaturiscono dalla crescita della giungla.


LE SORGENTI DEI NOVE FIUMI 

Per gli stranieri, i diversi gruppi degli Araldi del Fiume sono un fronte unito, determinato a tenere gli intrusi lontani dall’interno della foresta pluviale per assicurarsi che non trovino la città dorata. In realtà, anche se condividono questo obiettivo comune, i gruppi di tritoni sono in continua competizione tra loro per la supremazia e per il controllo dei territori più ricchi. Un gruppo di tritoni è formato da una dozzina di individui, guidati da uno sciamano chiamato Plasmatore. I Plasmatori sono anziani rispettati e leader che guidano le decisioni del proprio gruppo e li conducono durante le migrazioni, oltre che in battaglia contro gli intrusi. Ogni Plasmatore può istruire un solo apprendista alla volta. Nel caso un Plasmatore dovesse morire, l’apprendista prende il suo posto come leader del gruppo. Se un gruppo diventa troppo numeroso perché riesca ad essere sostenuto dal suo territorio, l’apprendista porta con sé parte del gruppo per formarne uno nuovo, reclamando un nuovo territorio.

 

Secondo i tritoni, esistono nove affluenti del Grande Fiume che domina l’entroterra di Ixalan. Le sorgenti di questi nove fiumi si dice che siano i primi territori reclamati dai tritoni, e gli sciamani che controllano i territori di queste sorgenti con il loro gruppo sono i più rispettati. Gli sciamani vengono chiamati con i nomi dei fiumi: Tishana, Kumena, Pashona, Vuhana, Mitica, Notana, Falani, Tuvasa e Kopala.


I TOTEM ELEMENTALI 

I gruppi degli Araldi del Fiume utilizzano colonne di giada intarsiata per marchiare e proteggere il proprio territorio. Da lontano, questi totem sembrano dei blocchi tozzi con qualche parvenza umanoide data dalle incisioni ornamentali. Quando gli intrusi entrano senza permesso nelle terre che sorvegliano, però, dall’interno del totem iniziano a brillare luci blu o verdi, che trapelano dalle crepe di diversi pezzi di giada che iniziano a separarsi tra loro. In breve tempo, il totem si apre completamente, rilasciando l’energia elementale immagazzinata all’interno. Un guardiano elementale (una creatura vivente composta di vento sferzante, acqua corrente o viticci in crescita) prende forma attorno al nucleo del totem. Questi sono potenti guardiani, ma crearli richiede moltissimo lavoro sia per la modellazione della giada che per l’incantesimo di legame tra lo spirito elementale e il totem. Per questo i loro numeri sono troppo bassi per costituire un’effettiva barriera contro gli eserciti di invasori che si fanno strada nel territorio degli Araldi del Fiume.


Sentinella Dorata | Izzy
Sentinella Dorata | Izzy

LA CONQUISTA DI TORREZON 

Otto secoli fa, il continente di Torrezon era un agglomerato diversificato di nazioni e città-stato, che godevano di un rinascimento fatto di progresso scientifico, prosperità artistica e grande attività commerciale. Nonostante tutto, scoppiò una guerra interna ad una remota nazione montuosa, dalla quale nacque la Legione del Vespro. Guidate da letali conquistadores vampiri, le forze della Legione si espansero inesorabilmente in tutto il continente. Man mano che il continente veniva conquistato dalla Legione, ondate di rifugiati fuggirono dalla sua avanzata. Degli abbienti marinai mercanti delle Città Libere costiere compirono un’avventata spedizione oltreoceano, verso le coste di Ixalan, dove provarono ad aprire un canale di scambio con l’Impero del Sole. Respinti dall’Impero, questi mercanti si diedero alla pirateria. Torrezon ora è completamente sotto il controllo della Legione, ed esistono colonie della Legione in altri punti del globo. Ora anche loro hanno attraversato il mare, facendo partire la loro più grande invasione di sempre, cercando di conquistare l’Impero del Sole, sgominare i pirati e, nel frattempo, reclamare il potere della città dorata.


LA STORIA DI TORREZON 

Anche se la Legione del Vespro ed i marinai che hanno formato l’Alleanza di Bronzo sono i nuovi arrivati nelle terre di Ixalan, le loro antiche storie sono connesse a quelle dell’Impero del Sole e degli Araldi del Fiume grazie al Sole Immortale.

 

Il Tramonto del Sole 

Prima che il Sole Immortale fosse portato a Ixalan, era originariamente custodito dal popolo che sarebbe poi diventato la Legione del Vespro. Per generazioni, il Sole Immortale rimase sotto la protezione dei suoi sacri custodi all’interno di un monastero sulla cima di una montagna.

 

Il Sole Immortale divenne un oggetto degno di reverenza religiosa, quindi la sua presenza diede al sovrano locale una sproporzionata quantità di influenza sulle questioni della regione. Affiorarono le prime gelosie, ed il monastero cadde sotto attacco da parte delle forze di un re rivale, ricordato dalla storia come Pedron il Malvagio. Il suo esercito entrò nel santuario, sopraffacendo i monaci, e si impossessò del Sole Immortale. L’ultima custode del prezioso artefatto, una donna di nome Elenda, venne data per morta sul suolo del monastero. Alla partenza delle forze di Pedron, un essere alato discese dal cielo e prese il Sole Immortale, portando la reliquia verso ovest, dove venne poi perduta.

 

Per un certo periodo, il popolo della regione venne colto dall’ossessione di recuperare il Sole Immortale, il punto focale del loro credo. Gli anni passarono, ma il Sole Immortale non fu mai ritrovato. L’ossessione divenne colpa. La chiesa puntava il dito contro gli infedeli, mentre i governatori laici erano troppo occupati con i propri conflitti politici. Il Sole Immortale, un tempo considerato un oggetto fisico degno di venerazione, sparì nella leggenda come semplice storia folkloristica.

 

La Guerra Apostatica 

Anche se il dominio dei sovrani della Legione ora si estende per tutto il continente, non è sempre stato così. Ottocento anni fa, una nazione montuosa chiamata Torrezon (che più tardi avrebbe dato il suo nome all’intero continente) venne divisa in tre parti alla morte del suo sovrano, con ciascuna delle aree governate da uno dei figli del monarca. I due fratelli più giovani guidarono i loro eserciti contro la sorella maggiore, che aveva ereditato la porzione più grande, in un violento tentativo di riunire il regno diviso. La Chiesa di Torrezon era una potente forza all’interno di tutti e tre i regni, ed i suoi leader bollarono i fratelli ribelli come usurpatori eretici, probabilmente per poter aumentare l’influenza della chiesa stessa. I due fratelli vennero conosciuti come i Principi Apostatici.

 

Gli eserciti di Torrezon vennero ben presto trasportati da un’ondata di fervore religioso, muovendo guerra contro i Principi Apostatici con fanatica devozione. Ma la potenza unita dei due principi si dimostrò maggiore perfino del fanatico esercito di Torrezon. La guerra infuriò per tre secoli, con i figli e i nipoti di tutti e tre i sovrani che avevano il compito di portare avanti il conflitto. L’assoluta brutalità della guerra decimò la popolazione dell’intera regione. La nobiltà diminuì e i ranghi dei cavalieri si assottigliarono, ma sia i sovrani di Torrezon che i pontefici della chiesa rifiutavano di ammettere la sconfitta. Durante il terzo secolo di battaglie, gli eserciti Apostatici conquistarono una serie di vittorie, e ben presto si avvicinarono abbastanza alla capitale di Torrezon da vederne le sue alte guglie. I rimasugli delle forze unite della sovrana e della chiesa si misero in formazione per resistere all’assalto del travolgente esercito invasore.

 

Proprio quando la sconfitta sembrava ormai certa, si fece strada una straniera. Avvolta da un nero vapore increspato, questa cavaliera caricò verso la guardia d’onore dei Principi Apostatici, massacrando chiunque fosse sulla sua strada. L’esercito nemico spezzò i ranghi e si ritirò. La straniera si presentò come Elenda, ritornata dopo secoli di ricerca della reliquia perduta. La sovrana ed il pontefice rimasero increduli a tale affermazione, ed Elenda rivelò che accolse la benedizione del vampirismo per continuare la propria ricerca. Il pontefice interpretò la trasformazione di Elenda come atto di sacrificio altruistico. Ben presto molti dei nobili di Torrezon si sottoposero allo stesso rituale di trasformazione di Elenda, che venne chiamato dalla chiesa Rito della Redenzione.

 

La Conquista dei Vampiri 

Il Rito della Redenzione divenne la norma tra le famiglie nobili di Torrezon. Con la potenza di questa nobiltà vampirica schierata contro i Principi Apostatici, il regno e la chiesa uniti di Torrezon si assicurarono ben presto la vittoria ed infine riunificarono il reame. Ma dopo tre secoli di guerra, i sovrani di Torrezon non erano soddisfatti dei loro antichi confini, quindi iniziarono una campagna di conquista in tutto il continente. Combinando secoli di esperienza sul campo di battaglia e una legione di nobili cavalieri dotati dei doni sovrumani del vampirismo, l’esercito di Torrezon divenne il più letale del continente. Durante i successivi quattro secoli, alternati da periodi di guerra intensa e brevi tregue instabili, le armate di Torrezon inglobarono un regno dopo l’altro, espandendosi dalla propria dimora montuosa e costringendo ondate di rifugiati a salpare per mare.

 

La Caduta delle Città Libere 

Durante l’ultimo secolo dell’espansione di Torrezon, un disperato manipolo delle vecchie città-stato della costa meridionale del continente, ancora abitate e governate da umani viventi, si aggrappava alla sua libertà. Esse godettero di un breve periodo di grandiosa prosperità grazie allo sviluppo delle arti marinare e all’abbondante commercio sviluppato tra le città. Stabilirono delle colonie nelle isole al largo, sfruttando le abbondanti risorse naturali della regione. Le arti e l’inventiva si svilupparono in un’era di prosperità ed illuminismo.

 

Molto presto, purtroppo, l’ombra della Legione del Vespro raggiunse anche le cosiddette Città Libere. Invece di sottomettersi alla loro inevitabile sconfitta, tuttavia, gli indomiti ed audaci marinai delle Città Libere salparono per costruirsi una nuova vita in una terra lontana, che la Legione del Vespro non sarebbe mai riuscita a raggiungere... o almeno così speravano. Avendo cara la propria libertà sopra ogni altra cosa, questi impavidi e caparbi avventurieri salparono verso ovest, verso l’ignoto.

 

L’abilità dei marinai, combinata alla magia e alle invenzioni che avevano perfezionato i loro vascelli piccoli ed agili, li aiutò a navigare nelle acque impervie del Mare dei Naufragi. Nonostante tutto il loro talento ed adattabilità, molte navi si persero a causa di enormi tempeste, naufragarono su piccole isole rocciose, vennero inghiottite da immensi mulinelli o trascinate negli abissi da tentacoli mostruosi. Solo le ciurme più capaci sopravvissero all’arrivo sulle coste di Ixalan, malconce e quasi sconfitte dal viaggio.


Saccheggiatrice di Relitti | Wayne Reynolds
Saccheggiatrice di Relitti | Wayne Reynolds

Man mano che questi vascelli attraccavano ad Ixalan e le loro ciurme si addentravano nel territorio, furono sollevati nel trovare questa terra abitata e coltivata dall’Impero del Sole. I marinai speravano di poter aprire un canale commerciale, scambiando i tesori che avevano portato con sé per fare il pieno di rifornimenti, oltre che ad una promessa di pace. Ma l’Impero del Sole li respinse, cacciandoli dalle coste e spedendoli nuovamente verso i pericoli del mare.


LA CHIESA E IL CLERO 

La Chiesa del Vespro presenta una rigida struttura gerarchica, capeggiata dal Pontefice del Vespro. Anche se la chiesa di Torrezon è ordinata in elaborati ranghi, con sacerdoti supremi e cardinali, solamente tre ordini del clero hanno a che fare con l’arrivo della Legione del Vespro a Ixalan: i diaconi di basso rango che assistono i chierici, i chierici stessi, che eseguono quasi tutti i rituali della chiesa, ed i vescovi che sovrintendono i chierici.

 

I precetti della chiesa sono relativamente semplici, e si riassumono in tre punti:

  • Il Sangue è Sacro. Esso è il portatore della vita. Esso è il ricettacolo della vitalità. Esso è ciò che ci ricorda che siamo mortali. Esso è la prova dell’appartenenza ad una stirpe.

  • Il Sole Calante. La salvezza ha un costo. Proprio come il sole deve tramontare per permetterci di avere una nuova alba, una persona può immergersi nell’oscurità se essa porterà alla salvezza futura.

  • L’Era Promessa del Sangue Infinito. La leggenda del Sole Immortale innescò una nuova nozione nella chiesa: reclamando l’artefatto, coloro che hanno già subito la trasformazione in vampiri otterranno la vera vita eterna, che andrà a sostituire la loro oscura condizione di non morte.

 

Ogni ordine di cavalieri e compagnia di conquistadores ha al suo interno almeno un membro del clero. Questi chierici ottemperano a diverse funzioni: fungere da emissari, prendersi cura dei feriti ed invocare la sacra furia della chiesa. Si riconoscono dagli ampi abiti cerimoniali che indossano.

 

L’Astensione dal Sangue 

I vampiri a volte si rifiutano di nutrirsi col sangue quando celebrano un sacramento chiamato Astensione dal Sangue. Man mano che passa il tempo, la grande fame che prova il vampiro astenuto lo porta ad uno stato di iper-consapevolezza.

 

I vampiri in questo stato sono assolutamente terrificanti, perché questa condizione e il miglioramento dei propri sensi li porta ad una cieca furia, che la chiesa ha dichiarato essere la più virtuosa forma di pia devozione.

 

L’Invocazione dei Venerabili 

I Venerabili della chiesa sono i suoi santi: vampiri morti che vengono presi come modello degli ideali della chiesa. I vampiri devoti spesso richiamano il potere di un Venerabile attraverso l’uso di reliquie, tra cui armi, pezzi di armatura, ciocche di capelli, denti o perfino ossa delle dita che un tempo appartenevano al Venerabile in questione.

 

I Glorificatori 

Alcuni chierici vampiri, conosciuti come Glorificatori, si specializzano nel dispensare le benedizioni della chiesa per rafforzare i devoti. Le loro benedizioni possono ricucire gravi ferite ed ispirare i fedeli. Fanno massiccio utilizzo del sangue nei loro rituali, offrendo spesso le proprie benedizioni attraverso il sangue versato in calici ornamentali. Sul campo di battaglia possono trarre forza dal sangue sparso durante il combattimento e condividere questa forza con i loro alleati.

 

I Condannatori 

I Condannatori brandiscono il potere di punire coloro che non riconoscono la virtuosa autorità della chiesa, imponendo la sua completa ira. Le loro maledizioni possono avvizzire la carne, evocare oscurità, corrompere la terra, prosciugare l’energia spirituale e perfino estrarre il sangue dei loro nemici attraverso i pori e i condotti lacrimali. Alcuni Condannatori possono far provare una terribile paura con il solo potere dello sguardo.

 

I Vincola-Ombre sono un ordine specializzato di Condannatori che catturano e vincolano magicamente degli spiriti non morti fatti di oscurità, utilizzando bracieri benedetti che trasudano fumo nero simile a inchiostro. Questi spiriti fanno la guardia alle navi quando i conquistadores sono sbarcati e a volte vengono instillati nelle armi dei vampiri.


LA NASCITA DELL’ALLEANZA DI BRONZO 

I capitani delle Città libere non fuggirono dalla Legione del Vespro solo per inginocchiarsi ad un altro impero. Ribadendo la loro fiera indipendenza, reclamarono le acque sotto il loro dominio e si diedero alla pirateria e al saccheggio. Essi accolsero una vita per mare, insieme alla libertà che ne conseguiva. Ogni nave divenne una potenza indipendente, con il proprio capitano nel ruolo di sovrano. Alcuni capitani costruirono degli imperi (o meglio, delle flotte di navi) uniti sotto la loro leadership carismatica o tirannica. Come qualsiasi altra nazione, queste navi divennero terreno di contesa: un ammutinamento poteva trasformare rapidamente un primo ufficiale in capitano ed un capitano in un’offerta ai mostri delle profondità. Una nave ambita per la sua velocità avrebbe potuto issare una vela al mattino e tornare la stessa sera con un’altra.

 

Un minimo di ordine per le navi pirata arrivò in seguito ad una feroce battaglia tra la Flagello, comandata da una giovane Capitana Beckett Cuor di Bronzo, e la Occhi di Calamaro, guidata dal proprio navigatore, Jareth Wake. Dopo uno speronamento sulla Occhi di Calamaro da parte della Flagello, le due navi, incredibilmente, si incastrarono. La battaglia continuò ad infuriare tra i ponti di entrambe le navi, con entrambe le ciurme che speravano di impossessarsi delle scialuppe nel momento in cui i due vascelli sarebbero inevitabilmente iniziati ad affondare verso il fondo del mare. Ma, per qualche scherzo del destino, entrambe le navi rimasero a galla. Infine, i due capitani decisero di negoziare, capendo che la vittoria non poteva essere raggiunta da nessuna delle due parti. I capitani Cuor di Bronzo e Wake guidarono delle piccole squadre a bordo delle scialuppe delle navi per andare alla ricerca di nuovi vascelli da comandare, mentre il resto delle loro ciurme sarebbero rimaste lì, inizialmente per cercare di separare le due navi incastrate, poi per assicurarsi che rimanessero a galla. Alla fine questi marinai si auto-proclamarono primi cittadini della Secca: un territorio neutrale dove i pirati potevano incontrarsi per scambiare beni, utensili, tesori e storie. Nel tempo, altri vascelli derelitti arrivavano a fatica alla Secca (o vi venivano trascinati da vascelli ben più prestanti) ed aumentarono le dimensioni di quella che ben presto divenne una piccola città piena di vita. L’esistenza della Secca permise la nascita di una valuta non ortodossa tra i capitani pirati: i favori e i debiti.

 

Accordi temporanei e durature alleanze vennero forgiate (e spezzate) tra i resti degli alberi maestri e i ponti rovesciati della città galleggiante e, alla fine, una rete di relazioni legò tra loro i vari capitani. Rivalità e faide continuano ad esserci, ovviamente, ma i capitani riconoscono che un’unità contro i nemici comuni è più importante di qualsiasi screzio tra di loro, soprattutto ora che la Legione del Vespro ha raggiunto Ixalan per le sue mire espansionistiche. Fintanto che questa duratura connessione tra pirati esiste, si fanno chiamare l’Alleanza di Bronzo, in onore della Capitana Cuor di Bronzo, che ora comanda la più grande flotta dell’alleanza.


Ammiraglio Beckett Cuor di Bronzo | Jason Rainville
Ammiraglio Beckett Cuor di Bronzo | Jason Rainville

L’Ammiraglio Beckett Cuor di Bronzo e la Flotta Abissale 

Beckett Cuor di Bronzo, come capitana della Flagello, si guadagnò una formidabile reputazione grazie sia alla sua abilità come spadaccina (brandendo la sua sciabola, lo Squartatore) sia alla sua padronanza della magia di incantamento. Una leggenda ben nota asseriva che coloro che navigavano sulla Flagello fossero più fortunati, più veloci e più forti di quanto non fossero prima di unirsi alla ciurma. Si pensava che il merito di questo fosse della polena di bronzo che abbelliva la prua della sua nave, probabilmente infusa con la magia della capitana in modo che elargisse un dono a qualsiasi membro leale della ciurma a bordo. Grazie a questa magia, la ciurma della Capitana Cuor di Bronzo ha sempre trovato i più grandi tesori e saccheggiato più navi rivali di chiunque altro. Molti pirati agognano una posizione all’interno della sua ciurma, ed alcuni voltavano le spalle ai propri capitani nella speranza di trovare la Flagello e guadagnarsi un posto a bordo. Ma nessuno sa se uno di questi disertori abbia mai trovato posto nella ciurma della Capitana Cuor di Bronzo (o abbia trovato perfino la Flagello stessa). Questa diceria non fa altro che aumentare l’aria di mistero che circonda la capitana, la sua nave e la sua polena di bronzo magica.

 

Jareth Wake, navigatore di una nave chiamata Occhi di Calamaro, era ossessionato dalla scoperta della verità. Utilizzò tutta la propria esperienza per trovarla. Progettò bussole, mappe, sestanti e calibri incantati per un solo e unico scopo: trovare la posizione della Capitana Beckett Cuor di Bronzo. Convinse il suo capitano a partire per questa ricerca promettendogli che avrebbero potuto trafugare la polena della Capitana Cuor di Bronzo e magari carpire uno dei suoi segreti magici.

 

Ma la Capitana Cuor di Bronzo sapeva quando stava venendo seguita, e si rivolse alla sua fidata navigatrice e primo ufficiale, Lex Briggs. Lex era specializzata nel miglioramento (e sabotaggio) magico dell’equipaggiamento da navigazione. I suoi miglioramenti potevano creare bussole che puntavano verso grandi quantità d’oro, mappe che rivelavano la posizione di un tesoro sepolto, cartine che mostravano i movimenti degli altri vascelli in mare e calibri capaci di accorciare le distanze di navigazione per raggiungere un luogo designato. Ma la sua magia poteva anche offuscare la posizione della propria nave, oscurare le mappe e far impazzire gli aghi delle bussole.

 

Sotto ordine della Capitana Cuor di Bronzo, Lex creò esattamente sei monili per confondere la magia di Jareth Wake, e la Flagello sarebbe riuscita ad evitarlo per sempre se non fosse stato per Tampone, il buffone goblin della Flagello. I trucchetti di Tampone disattivarono i monili di Lex abbastanza a lungo per permettere a Jareth di impostare una rotta e trovare infine la Flagello.

 

La collisione tra la Flagello e la Occhi di Calamaro portò alla creazione della città galleggiante della Secca e, infine, alla formazione dell’Alleanza di Bronzo. Da allora, la Capitana Cuor di Bronzo è diventata l’Ammiraglio Cuor di Bronzo, al comando di un gruppo di navi temibili e disciplinate conosciuto come la Flotta Abissale. Navi come la Cappio dell’Impiccato (capitanata da Sedden Dray), la Argano della Strega (capitanata da Farrien Goss), la Brandivento (con il suo capitano Kalishah Abban, mago timoniere) e la Secondo Flagello dell’Ammiraglio Cuor di Bronzo hanno esteso la propria reputazione. Molti capitani hanno accettato di rinunciare ad una parte della propria libertà in cambio di alcune misure di sicurezza necessarie per poter navigare battendo la sua bandiera.

 

I pirati della Flotta Abissale si riconoscono dagli inserti in corda cuciti sui loro vestiti, che celebrano metaforicamente il legame delle navi alla flotta e all’intera Alleanza di Bronzo.

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